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Ginnastica posturale

La ginnastica posturale è una disciplina che attraverso esercizi personalizzati e specifici mira a migliorare la postura, rafforzare la muscolatura, aumentare la flessibilità e prevenire dolori e tensioni muscolari.

Anamnesi posturale

Durata: 45’/60′

L’anamnesi posturale, eseguita seguendo il Canali Postural Method, è una valutazione approfondita della postura del paziente finalizzata a identificare eventuali squilibri, asimmetrie e problematiche funzionali legate all’apparato muscolo-scheletrico. Questo metodo analizza in dettaglio la posizione del corpo nello spazio, tenendo in considerazione i rapporti tra le varie strutture, come la colonna vertebrale, gli arti e il bacino. Durante l’anamnesi, vengono raccolte informazioni sulle abitudini posturali, la storia clinica e gli eventuali traumi subiti, con l’obiettivo di individuare la causa primaria dei disturbi posturali e di pianificare un intervento correttivo personalizzato, che possa migliorare il benessere globale del paziente.

La valutazione posturale ha come scopo la ricerca delle cause scatenanti i disagi del soggetto.
Valutare la postura della persona significa saper leggere i messaggi che il corpo ci manda come segnale di una situazione potenzialmente pericolosa e in evoluzione.

Come eseguiamo noi la valutazione posturale:

  • colloquio conoscitivo
  • osservazione posturale oggettiva su piani differenti
  • prove di mobilità arti inferiori/superiori
  • valutazione dell’attivazione addominale
  • Prima di iniziare si procede con un’anamnesi che permette di fornire un quadro generale sullo stato di salute, si elencano i traumi sostenuti e i sintomi manifestati. Attraverso questo primo approccio si cerca di individuare quali siano stati gli episodi, i traumi, le operazioni subite, fratture, incidenti, malattie ecc. che hanno prodotto come risultato finale l’insorgere di tensioni, dolori e patologie.
  • Nell’osservazione oggettiva il soggetto viene posizionato eretto a piedi uniti e si osservano: l’assetto nei tre piani dello spazio, i disequilibri
    muscolari tra un lato e l’altro ed eventuali asimmetrie nei punti di repere (spalle, gabbia toracica, bacino, scapole ecc) e, successivamente, se questi disequilibri permangono o meno nel decubito supino e prono.
  • La terza parte della valutazione consiste nel verificare la disponibilità delle tre articolazioni principali: tibio-tarsica (caviglia), coxo-femorale (bacino) e il cingolo scapolo-omerale (spalla) e il loro rapporto con le catene muscolari, attraverso una serie di prove di mobilità.
  • Nell’ultima fase avremo un quadro generale della persona e saremo in grado di definire un programma di esercizi mirati (allungamenti e attivazioni) con lo scopo di eliminare le tensioni muscolari che sovraccaricano le articolazioni o la colonna durante determinati movimenti.

    Ginnastica posturale

    Durata: 60′

    Una seduta di ginnastica posturale secondo il metodo Canali è un percorso personalizzato volto a correggere gli squilibri posturali e migliorare l’allineamento del corpo. Durante la sessione, il paziente esegue una serie di esercizi mirati, ideati per rinforzare i muscoli stabilizzatori, migliorare la flessibilità e riequilibrare la postura. Gli esercizi si concentrano su movimenti controllati e lenti, con un’attenzione particolare alla respirazione e alla percezione del proprio corpo nello spazio. Il metodo Canali prevede un approccio graduale, che si adatta alle specifiche esigenze del paziente, per favorire un recupero funzionale e un miglioramento del benessere fisico generale, riducendo tensioni e prevenendo dolori muscolo-scheletrici.

    Gli esercizi posturali secondo il metodo Canali si basano su movimenti lenti, precisi e consapevoli, finalizzati a riequilibrare la postura e rafforzare i muscoli stabilizzatori del corpo. Ecco alcuni tipi di esercizi:

    • Esercizi di allungamento globale: Questi esercizi mirano a distendere i muscoli retratti, soprattutto quelli della catena posteriore (colonna vertebrale, gambe e dorso). Un esempio è l’allungamento a terra con la schiena appoggiata, in cui il paziente cerca di allineare la colonna mantenendo la testa e il bacino in una posizione neutra.
    • Rinforzo del core: Si lavora sui muscoli addominali profondi e sui muscoli lombari per stabilizzare la colonna vertebrale. Gli esercizi, come il ponte pelvico o le varianti di plank modificati, sono eseguiti con movimenti controllati, per sviluppare forza e resistenza senza affaticare la zona lombare.
    • Esercizi mirati al cambio di atteggiamento della colonna vertebrale: Gli esercizi mirati al cambio di atteggiamento della colonna vertebrale sono progettati per correggere le alterazioni posturali, come iperlordosi, ipercifosi o scoliosi, e per ristabilire un allineamento ottimale della colonna. Questi esercizi si concentrano sull’allungamento, il rinforzo muscolare e la mobilizzazione vertebrale.
    • Allungamento della colonna in decompressione: Il paziente esegue movimenti di distensione per ridurre le compressioni tra le vertebre. Un esempio è l’esercizio in posizione supina con le ginocchia piegate e i piedi a terra, durante il quale si cerca di allungare la colonna verso il basso mantenendo la schiena neutra e rilassata.
    • Mobilizzazione della colonna vertebrale: Questi esercizi mirano a migliorare la mobilità delle vertebre. Un classico esempio è il “cat-cow” (gatto-mucca), in cui il paziente alterna flessione e estensione della colonna vertebrale mentre è in posizione quadrupedica, favorendo la mobilizzazione segmentaria e un corretto allineamento.
    • Esercizi di correzione posturale attiva: In questo caso, il paziente lavora per “rieducare” la colonna vertebrale ad assumere una postura corretta. Un esempio è il lavoro contro una parete, dove si cerca di mantenere le scapole, il bacino e la testa in contatto con la superficie verticale, mantenendo la schiena dritta e correggendo eventuali inclinazioni o rotazioni.