Piede piatto
Il piede piatto è una condizione in cui l’arco plantare è ridotto o assente, causando un contatto eccessivo del piede con il suolo. Questa condizione può portare a disagi e complicazioni nella postura e nel movimento.
Sintomi:
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Dolore al piede e alla caviglia:
Sensazione di fastidio o dolore, in particolare dopo periodi prolungati in piedi o durante attività fisiche come camminare o correre. -
Affaticamento dei piedi e delle gambe:
Una sensazione di stanchezza che può manifestarsi dopo lunghi periodi di camminata o in piedi, portando a un maggiore sforzo muscolare. -
Rigidità nei piedi:
Limitazioni nei movimenti del piede e della caviglia, con difficoltà a eseguire movimenti come flessione o rotazione. -
Difficoltà nel trovare calzature adatte:
Problemi a indossare scarpe comode o adatte a causa della forma del piede, che può portare a vesciche o calli. -
Alterazioni nella postura:
Il piede piatto può influenzare l’allineamento del corpo e la postura, causando potenzialmente dolori alla schiena, alle ginocchia o alle anche.
Una valutazione in studio ci permetterà di analizzare la tua condizione specifica e di individuare soluzioni per migliorare il comfort e la funzionalità del piede.
Atteggiamento scoliotico
L’atteggiamento scoliotico è una curvatura laterale della colonna vertebrale che può causare disagi e alterazioni posturali. Questa condizione può insorgere in età infantile o adolescenziale, ma può manifestarsi anche negli adulti.
Sintomi:
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Curvatura visibile della colonna vertebrale:
Una leggera deviazione laterale della colonna, che può rendere evidente una spalla più alta dell’altra o una sporgenza delle coste. -
Dolore nella schiena:
Mal di schiena che può variare da un fastidio lieve a un dolore più acuto, spesso peggiorando dopo lunghi periodi in piedi o seduti. -
Rigidità muscolare:
Sensazione di tensione o rigidità nella schiena e nei muscoli circostanti, specialmente dopo l’attività fisica o al risveglio. -
Difficoltà di movimento:
Limitazioni nei movimenti laterali, come piegarsi o ruotare, a causa della tensione muscolare e della curvatura della colonna. -
Affaticamento muscolare:
La fatica può aumentare durante attività che richiedono una postura prolungata, come stare seduti al computer o in piedi per lungo tempo.
Una valutazione approfondita in studio ci permetterà di analizzare il tuo atteggiamento posturale e di pianificare un intervento mirato per migliorare la situazione.
Diastasi addominale
La diastasi addominale è una condizione in cui i muscoli retti dell’addome si separano, creando una protuberanza nella parte centrale dell’addome. Questa problematica è comune nelle donne dopo la gravidanza, ma può verificarsi anche in uomini e donne non gravidi.
Sintomi:
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Protuberanza visibile nell’addome:
Una evidente separazione dei muscoli che causa un rigonfiamento al centro dell’addome, che può essere accentuato quando si tossisce o si solleva un peso. -
Sensazione di debolezza nella zona addominale:
La mancanza di sostegno nella zona addominale può creare una sensazione di instabilità, rendendo difficile mantenere una postura corretta. -
Dolore o fastidio nella parte bassa della schiena:
La debolezza dei muscoli addominali può portare a un sovraccarico dei muscoli della schiena, causando dolore o fastidio. -
Difficoltà a svolgere attività fisiche:
Movimenti come piegarsi in avanti, sollevare oggetti o praticare sport possono risultare faticosi o dolorosi a causa della debolezza muscolare. -
Alterazioni nella postura:
Una postura scorretta può manifestarsi a causa della mancanza di supporto addominale, contribuendo a un allineamento inadeguato della colonna vertebrale.
In studio, una valutazione attenta ci aiuterà a capire le implicazioni della diastasi e a trovare il giusto approccio per migliorarne la condizione.
Dolore al ginocchio
Il dolore al ginocchio è una condizione comune che può derivare da sovraccarichi, infiammazioni, traumi o mal allineamenti, e può limitare la capacità di camminare, salire le scale o persino stare in piedi.
Sintomi:
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Dolore nella parte anteriore, laterale o posteriore del ginocchio:
Il fastidio può manifestarsi durante attività quotidiane come camminare, salire o scendere le scale, e può peggiorare durante lo sport o dopo l’attività fisica. -
Gonfiore e rigidità al ginocchio:
Il ginocchio può apparire gonfio e rigido, con difficoltà a piegarlo o a stenderlo completamente, soprattutto al risveglio o dopo essere stati seduti a lungo. -
Sensazione di instabilità o cedimento del ginocchio:
Il ginocchio può dare l’impressione di cedere, soprattutto quando si fanno movimenti rotatori o quando si è sotto sforzo. -
Dolore che peggiora con il movimento o dopo attività fisiche prolungate:
Il fastidio può essere maggiore dopo aver camminato a lungo o dopo attività sportive, richiedendo spesso riposo per alleviare il dolore. -
Difficoltà a piegare o stendere completamente il ginocchio:
Movimenti come sedersi, accovacciarsi o salire le scale possono risultare particolarmente dolorosi e limitanti.
Una visita in studio ci permetterà di esaminare attentamente il ginocchio per capire le cause del dolore e sviluppare un piano di trattamento personalizzato.
Dolore all’anca
Il dolore all’anca può essere causato da problemi muscolari, infiammatori o articolari, e può compromettere la capacità di muoversi liberamente. Questo fastidio può manifestarsi nella parte anteriore, laterale o posteriore dell’anca, influenzando anche l’attività quotidiana.
Sintomi:
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Dolore localizzato nella parte anteriore, laterale o posteriore dell’anca:
Il fastidio può presentarsi durante il movimento o a riposo, e peggiorare con attività come camminare o salire le scale. -
Rigidità dell’articolazione dell’anca:
Il movimento può risultare limitato, soprattutto al risveglio o dopo essere stati seduti a lungo, con difficoltà a piegarsi o alzarsi. -
Dolore irradiato verso inguine o coscia:
In alcuni casi, il dolore si estende dalla zona dell’anca fino all’inguine o lungo la parte superiore della coscia, creando disagio anche nei movimenti quotidiani. -
Difficoltà a compiere attività quotidiane:
Movimenti come alzarsi da una sedia, chinarsi o camminare possono diventare dolorosi e limitare l’autonomia. -
Dolore che peggiora con l’attività fisica prolungata:
Attività che richiedono movimenti ripetuti o continui possono esacerbare il dolore e aumentare la rigidità.
In studio, attraverso una valutazione accurata, sarà possibile determinare la causa esatta del dolore e studiare il miglior piano di recupero.
Dolore al gomito
Il dolore al gomito può essere causato da sforzi ripetitivi, infiammazioni o lesioni, e può limitare la capacità di compiere attività quotidiane che coinvolgono il braccio. Questo dolore può manifestarsi sia sulla parte interna che esterna del gomito.
Sintomi:
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Dolore sulla parte esterna o interna del gomito:
Un dolore che può essere percepito come bruciante o sordo, e che peggiora con movimenti ripetitivi come sollevare pesi o ruotare l’avambraccio. -
Difficoltà a compiere movimenti di presa:
Azioni semplici come afferrare una tazza, stringere la mano o usare il computer possono diventare dolorose e limitanti. -
Dolore irradiato verso l’avambraccio e il polso:
Il dolore può estendersi lungo il braccio fino al polso, rendendo difficile anche sollevare oggetti leggeri. -
Sensazione di debolezza nel braccio:
La forza del braccio può risultare ridotta, soprattutto durante sforzi fisici o attività manuali ripetitive. -
Dolore che peggiora durante il riposo o la notte:
In alcuni casi, il fastidio può essere presente anche a riposo o durante la notte, rendendo difficile trovare una posizione confortevole per dormire.
Una valutazione completa in studio ci permetterà di identificare la causa precisa del dolore e proporre il giusto approccio per alleviarlo.
Fibromialgia
La fibromialgia è una sindrome caratterizzata da dolore diffuso in tutto il corpo, spesso accompagnato da affaticamento e altri sintomi che possono influire significativamente sulla qualità della vita.
Sintomi:
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Dolore muscolare diffuso:
Sensazione di dolore o rigidità muscolare in più aree del corpo, che può variare di intensità da giorno a giorno. -
Affaticamento costante:
Una stanchezza cronica che non migliora con il riposo, spesso associata a una sensazione di debolezza generale. -
Disturbi del sonno:
Difficoltà a dormire bene, con risvegli frequenti e la sensazione di non sentirsi riposati al mattino. -
Difficoltà di concentrazione e “nebbia mentale”:
Problemi di memoria o difficoltà a concentrarsi, spesso descritto come una sensazione di “testa annebbiata”. -
Sensibilità aumentata al dolore:
Dolori che sembrano sproporzionati rispetto alla causa scatenante, con sensibilità anche al minimo contatto.
Una valutazione in studio permetterà di comprendere a fondo il tuo quadro clinico e trovare strategie per gestire i sintomi.
Sciatalgia
La sciatalgia è un dolore che parte dalla zona lombare e si irradia lungo il nervo sciatico, colpendo glutei, gambe e talvolta piedi. È spesso causata da compressioni o irritazioni del nervo sciatico.
Sintomi:
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Dolore che parte dalla zona lombare e si irradia verso la gamba:
Una sensazione di dolore acuto o bruciante, che può estendersi fino al piede. -
Formicolio o intorpidimento lungo la gamba:
Sensazione di “spilli” o perdita di sensibilità, spesso localizzata nella parte posteriore della gamba o nel piede. -
Difficoltà a stare in piedi o camminare:
Il dolore può peggiorare con il movimento, rendendo difficile stare in piedi a lungo o camminare senza disagio. -
Debolezza nella gamba colpita:
La gamba può sembrare più debole e meno stabile rispetto all’altra, soprattutto durante movimenti come salire le scale.
Una valutazione approfondita in studio permetterà di capire l’origine della sciatalgia e sviluppare un percorso terapeutico personalizzato.
Dolore alla spalla
Il dolore alla spalla può derivare da diverse problematiche, come infiammazioni, lesioni dei tendini o problemi articolari, e può limitare i movimenti del braccio.
Sintomi:
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Dolore nella parte anteriore o posteriore della spalla:
Un fastidio localizzato che può essere avvertito quando si solleva il braccio o si fanno movimenti rotatori. -
Difficoltà a sollevare o ruotare il braccio:
Il movimento diventa limitato, soprattutto durante attività come pettinarsi o alzare oggetti sopra la testa. -
Dolore notturno:
Il dolore può peggiorare durante il riposo, rendendo difficile trovare una posizione comoda per dormire. -
Sensazione di debolezza nel braccio:
La forza nel sollevare oggetti può essere ridotta, soprattutto se il dolore è causato da una lesione dei tendini o da un’infiammazione.
Una visita in studio ci permetterà di capire l’origine del dolore e trovare un percorso di recupero adeguato.